Quasi il 70 percento dell'intera popolazione thailandese è costituito da agricoltori, che coltivano una terra alluvionale così ricca che la Thailandia è al primo posto nel mondo per l’esportazione di tapioca, al secondo per quella di riso e di caucciù, al terzo per quella di ananas in scatola. Inoltre questo paese è tra i principali esportatori di zucchero, granoturco e stagno. In via di sviluppo sono l’industria dell’abbigliamento e l’elettronica. In via di incremento il turismo internazionale che si concentra, in particolar modo, nella zona costiera. La moneta locale è il Bath Thailandese, che nel 1997 venne pesantemente svalutato in seguito ad una grave crisi economica, dando il via ad un effetto domino che fu una delle cause della famosa crisi delle "tigri asiatiche". La pesca viene fatta sulla tipica imbarcazione, la Kolae.
Settore primario [modifica]
Nel settore agricolo, il riso è l’alimento base, ed è coltivato nella pianura della Menam. Mais e manioca, sono gli altri due prodotti coltivati nel paese. Banane, caffè, tabacco, ananas, canna da zucchero e iuta, sono le colture da piantagione principali. La ricca vegetazione della Tailandia, fornisce vari tipi di legname pregiato, come il teak, il sandalo, il sapan e l’ebano.
Settore secondario [modifica]
Nel settore minerario, la risorsa principale è lo stagno. Piombo, zinco, stagno, antimonio, sale, manganese, lignite, petrolio e gas naturale, rappresentano altre produzioni di rilievo. Le industrie principali sono rappresentate dal tessile, agro-alimentare, produzione di cemento e metallurgia dello stagno
Settore terziario [modifica]
La Tailandia esporta prodotti elettronici, caucciù e autoveicoli. Vestiario e calzature, diamanti e preziosi, derivati del petrolio, in aggiunta a riso, crostacei e molluschi, sono gli altri prodotti più esportati dalla Tailandia.